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La fiducia va guadagnata nel tempo e, una volta danneggiata, è molto difficile riconquistarla. Soprattutto al giorno d’oggi, quando i social media hanno aumentato la trasparenza.

Warren Buffett l’ha espresso nel modo migliore: “Ci vogliono 20 anni per costruire una reputazione e cinque minuti per rovinarla. Se ci pensate, farete le cose in modo diverso”.

Cosa è successo

Poiché gli eventi si stanno verificando in tempo reale, discuteremo questo argomento utilizzando le informazioni disponibili al momento.  Pensiamo che questa storia sia così assurda che dobbiamo spiegare cosa è successo per coloro che non seguono i mercati delle criptovalute. Merita di essere raccontata, perché si tratta di un evento che ha avuto un impatto sull’intero settore. .

Il tema principale di questa storia è l’avidità. FTX era una società molto redditizia. Come ogni exchange, guadagnava dagli utenti che scambiavano criptovalute, ma anche derivati e altri prodotti. Ma evidentemente non era sufficiente. E così, hanno oltrepassato quel confine insuperabile. Hanno fatto ricorso ai fondi dei clienti. Una storia vecchia come il tempo.

All’inizio di novembre, FTX era il terzo exchange al mondo. L’anno scorso, in occasione dell’ultimo aumento di capitale, l’azienda era stata valutata oltre 30 miliardi di dollari.
FTX era un brand presente dappertutto, sopratutto con le sponsorizzazioni nella Formula1, NBA e NFL. 
Mentre Sam Bankman-Fried, il fondatore della società, era una delle figure più ricche e apprezzate del settore. Non solo, era una delle persone politicamente più esposte dell’universo crypto, con una immagine personale in rapida ascesa. Tutto questo fino a pochi giorni fa. 

Il 7 novembre FTX, era tutto “a posto”.
Invece non era così.

Il giorno successivo, l’exchange  è imploso.


Viene fuori una notizia sulle perdite della società di trading collegata a FTX, Alameda, la quale aveva ricevuto nei mesi precedenti diversi miliardi di dollari da investire per conto di FTX.
Fondi di FTX o forse fondi dei clienti?
Gli investitori iniziano a ritirare i loro fondi da FTX in grandi quantità. Per chi è stato tempestivo infatti nelle prime ore era ancora possibile prelevare. 

Al contempo il valore del token emesso dalla società, FTT, è crollato.  FTX è stata costretta a chiedere un bailout. Sembra che a FTX mancassero 8 miliardi di dollari. Venerdì 11 novembre la società ha presentato istanza di fallimento e Sam Bankman-Fried si è dimesso da amministratore delegato.

Secondo alcune fonti. Alameda ha silenziosamente utilizzato i fondi dei clienti di FTX per il trading.
Il buco era diventato troppo grande però per poter essere ancora nascosto.

La regola d’oro è stata infranta: non correre rischi con il denaro dei clienti. Non toccarli. Perché sono (o forse è meglio dire sarebbero) di loro proprietà.

Solo pochi mesi fa, Sam Bankman-Fried parlava davanti al Congresso americano, difendendo la completa apertura e verificabilità di FTX e parlando a nome di un’intera industria.


L’immagine del settore

Ciò che ci preme, come azienda, è evidenziare chiaramente la diversità rispetto ai soggetti fraudolenti coinvolti in questo settore.  Anche se non abbiamo nulla a che fare con FTX, questo evento ha rappresentato un enorme danno indiretto in termini di immagine, quindi ci sentiamo direttamente coinvolti ed è importante ribadire la nostra posizione. 

Ci sono numerosi fattori che ci rendono diversi per natura, due dei quali sono la tecnologia e gli asset.

Technology > People

È utile ricordare che, al livello di base, le blockchain pubbliche sono solo infrastrutture software che possono rendere i processi efficienti e più trasparenti.

Il livello superiore è diverso. È possibile costruire molte cose sopra una blockchain. È qui che entrano in gioco le emozioni umane. Paura e avidità. Mercati in ascesa. Asimmetria informativa. E mancanza di regolamentazione.

La tecnologia non ha alcuna responsabilità.
FTX non usava neanche la Blockchain a dirla tutta, erano un ente centralizzato che consentiva agli utenti lo scambio di crypto attraverso il loro matching engine.
Ma come tutti gli enti centralizzati era facilmente soggetto ad attacchi e agli errori umani. Si perchè, come abbiamo detto all’inizio, questa è una storia di avidità umana.

Tutte le operazioni di BlockInvest sono effettuate attraverso blockchain pubbliche, quindi le transazioni non sono solo tracciabili ma sono “trustless”. Questo vuol dire che è la tecnologia stessa che fungendo da fiduciaria azzera possibilità di errore umano.

La tecnologia blockchain, per sua stessa natura, è stata creata per superare la necessità di confidare in istituzioni centralizzate. L’unica cosa certa è un software che non può essere modificato o comportarsi in modo diverso da quello per cui è programmato.

Grazie alla blockchain e alla decentralizzazione, gli individui possono immagazzinare e gestire autonomamente i propri asset semplicemente sul proprio portafoglio di cui conservano le chiavi.

Il fallimento di FTX ha accelerato questa presa di coscienza da parte degli utenti meno esperti del mondo delle criptovalute. Infatti, nei giorni successivi al crollo si sono registrati alti volumi di prelievi su tutti gli exchange di tutto il mondo; solo alcuni considerati affidabili hanno visto un aumento dei depositi da altri exchange “rischiosi”. 

Non solo le due principali aziende che vendono hardware per wallet, Ledger e Trezor, hanno registrato vendite record negli ultimi giorni, ma Trust Wallet ha avuto un’impennata nei download della sua applicazione e il suo token ha raddoppiato il suo valore registrando un nuovo massimo storico.

Non dimenticate: “Se non avete le chiavi, i token non sono vostri”.

I nostri sviluppatori e ingegneri continueranno a costruire un futuro più aperto e trasparente per la finanza.  Non dimenticate che questo settore è nato con un’idea di libertà, torniamo quindi ai fondamenti e impariamo ad approfondire la conoscenza delle soluzioni blockchain.