I token non fungibili (NFT) continuano a essere oggetto di grande interesse. Tuttavia, a volte non è chiaro come le imprese possano trarre vantaggio da questa tecnologia e come avviare un progetto NFT per raggiungere determinati obiettivi commerciali.
Oltre al successo dei giochi play-to-earn e dei progetti artistici, i token non fungibili stanno iniziando ad avere un impatto anche su altri settori.
Nelle scorse settimane abbiamo già visto alcuni use case. Oggi andiamo ad analizzarne un altro.
Brevetti e Copyright
I brevetti e la proprietà intellettuale sono un altro settore che può trarre vantaggio dai token non fungibili (NFT). L’attuale sistema dei brevetti, comunemente utilizzato a livello internazionale, si basa su registri di brevetti governati da autorità per registrare, cancellare e tracciare le licenze e la proprietà dei registri.
I brevetti stessi hanno chiaramente un valore.
Esistono molte cause legali per furti di proprietà intellettuale o dispute per determinare l’originalità di un idea.
Il problema è: come si valuta un brevetto? Come si inserisce un brevetto in un bilancio e cosa si fa poi con quel brevetto? Ci sono aziende che si limitano a comprare brevetti, come quelle che comprano domini per siti web.
Per tutte le aziende che possiedono brevetti, il caso d’uso di un NFT è chiaro: possono ora tokenizzare questi brevetti. Ed è qui che nasce il valore più grande, potendo acquistarli, venderli, affittarli o concederli in licenza.
Possono anche frazionarlo, in modo che i potenziali investitori possano possedere una porzione di un brevetto e dividerne il reddito derivante dal suo utilizzo.
Gli NFT sono una ottima soluzione per proteggere la proprietà intellettuale e i brevetti, consentono inoltre agli utenti di dimostrare la proprietà di qualsiasi contenuto, cosa che non è possibile con gli strumenti tradizionali per i diritti di proprietà intellettuale, come i marchi e il copyright.
La proprietà di un brevetto/idea può essere distinta, soprattutto grazie alla sua storia… La blockchain è infatti immutabile, il che significa che il proprietario dell’NFT potrebbe dimostrare di essere il creatore originale di un’opera in qualsiasi momento.
Gli NFT sono uno strumento concreto per automatizzare e semplificare questi processi. I token possono essere utilizzati per fornire la prova della proprietà di un determinato brevetto registrato o di una proprietà intellettuale (PI).
Una volta digitalizzati, gli NFT possono essere utilizzati per registrare e tracciare l’intera storia della PI. Qualsiasi modifica, aggiornamento o storia della proprietà può essere rintracciata in qualsiasi momento e registrata in modo sicuro sulla blockchain.
La tokenizzazione della PI è stata proposta nel 2021 da IPwe e IBM. Il piano prevedeva l’utilizzo di NFT per rappresentare i registri dei brevetti e la loro registrazione sicura su una blockchain, in questo caso la blockchain di IBM.
Una volta creata l’infrastruttura, i brevetti saranno molto più facili da rintracciare, vendere, scambiare, commercializzare o monetizzare in modo da offrire un’esperienza più liquida a innovatori e investitori.